IL MONFERRATO 500 anni di arte GRANDI ARTISTI IN UN PICCOLO STATO
dal 20 dicembre 2014 al 15 febbraio 2015
Dopo il successo della Prima edizione 2013 dedicata a “Eso Peluzzi e il suo tempo” tenutasi nel castello di Monastero Bormida, per l’edizione del 2014 si è pensato di proporre una mostra che evidenzi l’arte del Monferrato, inteso come entità territoriale e culturale. I maggiori artisti, che nel Monferrato sono nati o che comunque hanno avuto bottega ed hanno prodotto le loro opere, sono rappresentati almeno da una opera ciascuno, esemplificativa del sentire artistico e del gusto dell’epoca. Il territorio del Monferrato è rappresentato nel suo divenire da una trentina di carte geografiche originali, gentilmente concesse dal Dott. Beisone e collezionate durante una vita di lavoro trascorsa in giro per il mondo. Il percorso inizia agli albori del XVI secolo con le tre figure che hanno operato tra Casale ed Asti: Giovanni Martino Spanzotti, Macrino d’Alba e Gandolfino da Roreto. La pittura dei tre grandi artisti vive il passaggio tra la figurazione gotica alto-medievale e le nuove istanze di natura protorinascimentale che rapidamente si affermano influenzate dalla pittura fiamminga, dalla scuola ferrarese e dalla lezione di Piero della Francesca. Il “Raffaello del Piemonte” Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e sua figlia Orsola, rappresentano ad altissimi livelli la pittura della controriforma ed una committenza di carattere ecclesiale che deve dialogare con il popolo e manifestare compiutamente e semplicemente il messaggio di Cristo. Nicolò Musso, reca nella sua terra natia la rivoluzione luminosa e realista del Caravaggio. Giovanni Monevi e Pier Francesco Guala, costituiscono due importanti esempi di botteghe pittoriche tra fine del XVII e XVIII secolo. Pietro Ivaldi detto il Muto, nativo di Ponzone, ha lasciato molti lavori soprattutto a fresco nelle chiese del Monferrato durante il XIX secolo. Luigi Crosio, Giulio Monteverde, Angelo Baccalario, il casalese Leonardo Bistolfi, l’acquese Luigi Bistolfi, testimoniano l’arte di successo a livello nazionale tipica del sentire nel periodo tra romanticismo e verismo. Angelo Morbelli, Pellizza da Volpedo, Alessandro Viazzi, Lorenzo Laiolo, Carlo Carrà, Lucia Tarditi, Ernesto Ferrari, Claudia Formica, Ego Bianchi, rappresentano la pittura del XX secolo. Alcuni maestri hanno grande fama a livello internazionale altri sono conosciuti solamente in ambito locale, ma tutti hanno rappresentato l‟artista moderno che crede nella propria arte.
La mostra prenderà in esame un territorio storicamente riconosciuto, per lungo tempo stato autonomo, con radici connesse alla storica figura di Aleramo all’esordio del millennio, e più recentemente definito una “terra di mezzo”, tra il Piemonte savoiardo ed il mare di Liguria. Vuole pertanto tradurre e rendere comprensibile l’appartenenza ad un territorio ricco di storia e dotato, in parte, di un’ autonomia culturale, quale si trasmette ancor oggi nei prodotti della terra, nella tradizione culinaria, nel dialetto tipico e soprattutto nell’arte e nei personaggi di cultura che a vario titolo vi hanno legato la propria esistenza. Da alcune carte originali, esse stesse testimonianze storiche ed artistiche, inizia il programma espositivo che testimonia il momento di passaggio tra l’esaurirsi del Gotico e il sorgere del Rinascimento in chiave locale. I precedenti sono determinati dall’infinità di affreschi che decorano chiese, pievi e palazzi in tutto il territorio del Monferrato, databili prima del 1500. Nelle meravigliose scene affrescate e evidente il passaggio dalla pittura gotica alle nuove influenze in chiave lombarda e toscana fino a giungere alla scoperta della prospettiva, al realismo del paesaggio e dei personaggi rappresentati, all’innovativa visione del colore e della luce. Si porrà l’accento su come, nei secoli, gli artisti, nati nel Monferrato o nelle immediate vicinanze, o comunque connessi al territorio per ragioni di committenza, abbiano dato il meglio di se, ognuno con la propria sensibilità e le proprie conoscenze. L’evento vuole evidenziare proprio alcuni di questi protagonisti, i maggiori dal punto di vista storico artistico, in modo da individuare “un viaggio” storico preciso che possa fornire, in futuro, spunto per ulteriori approfondimenti. L’auspicio è che il vasto pubblico possa cogliere queste sinergie e scoprire oltre ai nomi noti anche coloro che, ancora poco conosciuti, hanno comunque realizzato importanti capolavori e sono da annoverare tra i “Grandi del Monferrato”. Dalla mostra prendono lo spunto una serie di approfondimenti sul territorio. Gli artisti ed i luoghi in cui hanno vissuto storicamente e realizzato i loro capolavori, sono oggetto di indagine e di visite guidate a cui il grande pubblico viene condotto, in una sorta di viaggio tra passato e presente, tra le radici culturali ed il loro legame con il tempo che stiamo vivendo.
Orario mostra
dal 5 LUGLIO al 26 OTTOBRE
SABATO e DOMENICA
10,00 / 13,00 e 15,00 / 20,00
altri giorni per comitive e gruppi su prenotazione
CATALOGO DISPONIBILE IN MOSTRA
- La Gypsoteca Monteverde di Bistagno
La Gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno conserva i modelli originali in gesso dello scultore Giulio Monteverde (Bistagno 1837- Roma 1917).