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Antonio Sabatelli. Genio e libertà.

by paton

SAVONA,  Fortezza del Priamar– Palazzo del Commissario

dal 19 dicembre 2015 al 14 febbraio 2016

INAUGURAZIONE: sabato 19 dicembre 2015 h. 11.00

Da sabato 19 dicembre fino a domenica 14 febbraio è allestita a Savona, presso il Palazzo del Commissario nella Fortezza del Priamar, la mostra “Antonio Saba Telli, genio e libertà”, curata dall’Associazione Lino Berzoini, nelle figure di Carla Bracco e Lorenzo Zunino, con il contributo del Comune di Savona e della Fondazione “A. De Mari”, il patrocinio della Regione Liguria, Provincia di Savona, Comuni di Albissola Marina e Albisola Superiore.

Circa 160  opere, tra ceramica, pittura, tecnica mista e gioielli, riprodotti nel catalogo edito da Marco Sabatelli Editore, illustrano l’attività del maestro dagli anni ’40 alla fine degli anni ’90, i rapporti con artisti e uomini di cultura intessuti durante il soggiorno a Torino e il periodo parigino, le influenze esercitate dai numerosi viaggi in Europa ed in Oriente.

La mostra sta ottenendo un ottimo successo di pubblico e critica in quanto permette di conoscere un grande artista, unico nella sua ricerca costante della libera espressione, particolarmente amato e collezionato non solo in ambito ligure.

Antonio Saba Telli risulta essere la sublimazione della figura dell’artista, non solo per il ricordo fortissimo, al limite del mito, che ancora oggi dimora tra i suoi concittadini o tra quelli fortunati che hanno avuto modo di conoscerlo e magari di essergli “amico”, concetto apparentemente estraneo al suo fare, ma soprattutto perché in lui l’aspetto artistico e quello umano coincidono perfettamente. La vita è l’arte e l’arte è la vita, senza ingombranti vincoli mentali, familiari, sessuali e tantomeno sociali. Un moderno Caravaggio che non tiene conto delle convenzioni, del perbenismo e di ogni eventuale limite alla propria libertà, che maturata ed esaltata in età più avanzata sfocia nell’anarchia consapevole e pienamente vissuta giornalmente, con tutte le sue contradizioni. La lunga preparazione culturale lo porta ad affrontare in tempi e luoghi diversi, studi di arte, medicina, architettura, ed infine di filosofia, e le frequentazioni intense del climax torinese, milanese e quindi della Parigi del primo dopoguerra, al cospetto di grandi personalità della cultura soprattutto letterario-filosofica, ne affinano il pensiero e lo dispongono alla vita con una curiosità mai doma ed una contestuale propensione per la sfiducia nel genere umano che sfocia infine nello scetticismo in senso epistemologico e conseguentemente nella negazione della verità attraverso la conoscenza.

Due sono i padri riconosciuti da Saba Telli artista ed uomo. Luigi Spazzapan maestro di pittura nella Torino prima del conflitto ed Andrea Caffi, esempio di pensiero nella Parigi del dopoguerra.

Il movimento Informale espressionista è il contenitore in cui si muove Saba Telli, con tutti i distinguo del caso soprattutto grazie agli infiniti contatti con l’arte, in senso più aperto e nobile possibile, non ultimi quelli con gli amici dei Co.Br.A. annusati prima a Parigi e poi ritrovati nella sua Albisola.

Uomo di grande fascino naturale, Saba Telli è amante del genere femminile e da questo è pienamente ricambiato, anche se in linea con il suo carattere spigoloso ed anticonformista sono anche le donna dei bordelli che colgono la sua attenzione e straripano materiche sulle tele accese.

Saba Telli è anche ceramista e non poteva essere diversamente per un artista nato ad Albisola. Compatibilmente con la materia in ceramica il linguaggio persegue quello pittorico, con un mondo fantastico sempre in bilico tra figurativo ed informale, in cui comunque è il colore ad essere protagonista.

Ancora una volta, dopo la felice esperienza dello scorso anno, con l’evento “Il Cenacolo degli Artisti”, la mostra vuole anche creare un collegamento tra Savona ed Albisola nella costante ricerca della valorizzazione di un unico territorio. Per questo sono proposte alcune visite guidate ai possessori del biglietto della mostra: già a partire da sabato 16 gennaio (gli altri 2 appuntamenti saranno il 30 gennaio e il 13 febbraio) alle ore 16,00, partendo dal Centro Espositivo MuDA , in V. dell’Oratorio ad Albisola Marina, si verrà condotti alla scoperta dell’artista. Sia presso il Muda sia in V. dell’Oratorio -proprio là dove esisteva la sua “Forno-Galleria La Ruota”- sarà possibile ritrovare altre ceramiche di Sabatelli e  ammirare quel pannello che orna la Passeggiata degli Artisti a fianco di quelli di altri maestri che nel ’63 hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera d’arte a cielo aperto .

Partendo da una introduzione all’artista ed alla visione di alcune opere esposte al Mu.D.A., tra cui il bozzetto realizzato dal Maestro per la Passeggiata degli Artisti, si osserveranno le opere conservate all’esterno di quella che era stata la “Fornogalleria La Ruota”, esempio di galleria espositiva e di fornace in cui cuocere le terre, gestita proprio da Saba Telli per pochi anni. Passando nel celebre borgo di Pozzo Garitta in cui aveva avuto bottega “U gianco” Bartolomeo Tortarolo, primo Maestro di Antonio, si giungerà ad ammirare il pannello sulla “Passeggiata degli Artisti” dovuto all’estro di Saba Telli, che nel 1963 con altri importanti artisti è stato chiamato a contribuire a questo particolare lavoro. Il percorso terminerà nella sede delle Ceramiche San Giorgio di Albisola, altra mitica fornace frequentata da Saba Telli, come testimoniato da alcune opere esposte nella mostra al Priamar. L’evento oltre a descrivere la figura di Antonio Saba Telli nel suo luogo abituale di lavoro e vita, rende evidente come Albisola, la “Piccola Atene” di un tempo, come soprannominata da Milena Milani, non abbia oggi perduto la propria natura, e sia ancora caratterizzata dalla lavorazione della terra, dalla laboriosità degli artigiani e dall’estro degli artisti.

Infine sabato 23 gennaio, presso la Cappella del Palazzo del Commissario al Priamar, alle ore 16,00 la conferenza ANTONIO SABATELLI. Genio e libertà. L’uomo, l’artista, il pensiero” permetterà di approfondire l’uomo, l’artista e lo studioso, i molteplici contatti col mondo della cultura e della filosofia, gli interessi in ambito astronomico ed esoterico, nonché le sperimentazioni in campo fotografico e orafo.

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